Molto spesso le persone sono spaventate dal pellet in quanto immaginano che il suo prezzo possa subire delle variazioni significative negli anni, chiaramente in aumento. Come è possibile osservare nell’immagine in basso (fonte AIEL), negli ultimi (circa) 4 anni, molto positivi per il pellet grazie alle diverse forme di incentivazione ad esso dedicate (pensiamo al Conto Termo 2.0), il prezzo di approvvigionamento di questo combustibile non ha subito variazioni particolari (nella figura viene riportato il pellet della migliore qualità in assoluto).
La stessa stabilità purtroppo non è rintracciabile nell’immagine in basso (fonte CODACONS) dove si osserva una variazione molto altalenante del costo dell’energia elettrica e del gas.
Come riportato sul sito di ARERA in riferimento all’anno 2019 è previsto che: “Per il gas naturale all’aumento della spesa per la materia prima (+0,9% sulla spesa della famiglia tipo), legato alle quotazioni attese nei mercati all’ingrosso nel prossimo trimestre, si affiancano un aumento degli oneri generali (+1%) e un leggero adeguamento delle tariffe di trasporto distribuzione e misura (+0,4%)”. Di conseguenza da primo gennaio 2019 è previsto un aumento dei costi per approvvigionamento gas del 2,3%.
Al contrario di quello che spesso si pensa, scegliere le fonti rinnovabili vuol dire optare per una maggiore stabilità dei prezzi per l’approvvigionamento energetico.
Infatti in un mondo ancora fortemente legato ai combustibili fossili, il controllo delle riserve di petrolio e gas è una componente essenziale degli equilibri mondiali che rompendosi spesso danno vita a variazioni anche molto significativa dei prezzi dell’energia elettrica e del gas.
Forse si potranno scongiurare le “guerre per l’energia” solo il giorno in cui, finalmente, il mondo passerà davvero alle energie rinnovabili. Energie strettamente legate al territorio ed in grado sul lungo termine di assicurare una autonomia energetica e maggiore stabilità, mettendo gradualmente fine alla dipendenza dal petrolio.
Non può che far riflettere una dichiarazione rilasciata da un ministro del Governo Marocchino legata al loro programma di crescita delle rinnovabili: “Per fortuna il nostro Paese non ha ne petrolio né gas”.