Il fotovoltaico conviene, anche senza incentivi. E’ questa la novità emersa dagli studi che sono stati condotti negli ultimi mesi e che hanno evidenziato come gli impianti in autoconsumo dei grandi poli industriali permettano un notevole risparmio, che potrebbe diventare ancora maggiore se venisse approvata la bozza di decreto per gli incentivi FER (Fonti Energetiche Rinnovabili) dal Ministero dello Sviluppo Economico.
Se ne è parlato a marzo, venerdì 29 al convegno “Fv, Autoconsumo e Accumuli: le Opportunità per gli Operatori” nell’ambito della XII edizione di EnergyMed, in programma alla Mostra d’Oltremare di Napoli dl 28 al 30 marzo 2019.
Per un impianto di dimensioni notevoli, in autoconsumo da ben 300kilowatt, ad esempio, c’è una producibilità attesa di 450.000 chilowattora all’anno, di cui 87% usati per l’azienda e il resto immesso in rete, e si ha un risparmio medio di 92 euro l’anno a chilowattora: cifre altissime, quasi 40 milioni di euro che compenserebbero in soli tre anni e mezzo l’investimento per un impianto così mastodontico. In caso di approvazione del decreto FER, il risparmio atteso salirebbe a 155 euro l’anno a chilowattora.
“Il Fotovoltaico, tema centrale della prossima edizione di EnergyMed – dichiara Benedetto Scarpellino, presidente di ANEA, ente organizzatore della manifestazione – è al centro del rilancio delle tecnologie green in Italia. L’energia solare è un perno degli obiettivi di decarbonizzazione al 2030, e dovrà quindi essere sviluppata sia sui grandi impianti industriali che su quelli domestici”.
Grazie alle nuove tecnologie, è possibile notare dai dati che, grazie all’alta redditività dei nuovi impianti, il solare ha ormai raggiunto la grid parity, cioè porta soldi in tasca a chi investe anche senza incentivi pubblici.